mercoledì 27 aprile 2016
Novità sul Tarm 16/17
Il TARM è una test obbligatorio per coloro che intendono frequentare l’Università che mira ad accertare le conoscenze di base. UNITO permette agli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado la di svolgere anticipatamente il Test per l’iscrizione a undici Corsi di Studio: Chimica e tecnologie chimiche, Fisica, Informatica, Matematica, Matematica per la finanza e l’assicurazione, Produzioni e gestione degli animali in allevamento e selvatici, Scienza e tecnologia dei materiali, Scienze e tecnologie agrarie, Scienze forestali e ambientali, Scienze geologiche, Scienze naturali.
Il periodo in cui si terrà la sessione va dal 18 al 22 Aprile 2016.Possono parteciparvi tutti gli studenti interessati ad iscriversi nel prossimo anno accademico 2016/17 all’Università di Torino ad uno dei Corsi di Studio sopra elencati. La prova è unica e comune per tutti i Corsi di Studio coinvolti ed è formata da cinque test contenenti domande a risposta multipla: 10 domande per i test di Biologia, Chimica e Fisica; 25 per il test di Matematica ed infine un test di comprensione del testo con 5 domande. L’esito verrà comunicato tramite posta elettronica allo studente, il quale inoltre riceverà l'elenco dei Corsi di Studio scientifici dell’Università di Torino a cui potrà iscriversi per l’anno accademico 2016/17 con la prova TARM già riconosciuta senza dover sostenere nuovamente i test nelle sessioni successive. Per partecipare alla sessione è necessario prenotarsi nel periodo il 07 e il 13 Aprile 2016.
Nei giorni seguenti la prenotazione gli studenti riceveranno una comunicazione tramite posta elettronica con le indicazioni della data e della sede della prova. Le prove si svolgeranno presso le aule informatiche dell’Università di Torino, la quale offre a tutti gli studenti la possibilità di prepararsi gratuitamente sulla piattaforma www.orientamente.unito.it dove è disponibile un’area con numerosi test con valutazione automatica di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica con cui gli studenti potranno allenarsi e controllare la propria preparazione.
Raffaele Marascio
mercoledì 20 aprile 2016
Sportello casa, una risorsa da Edisu
L'Università è un periodo magico
della nostra vita di studenti: nuovi posti, nuove conoscenze, nuovi
amici e nuova vita. Oltre a coloro che a malapena fanno 100 metri per
raggiungerla, ci sono altri di noi invece, sia per varietà di facoltà, che
per scelta individuale, si trovano a doversi muovere da paesini
sperduti verso le grandi città, o addirittura di regione in regione.
Questo spostamento comporta,
inevitabilmente, la necessità di un tetto sulla testa.
Edisu mette già a disposizione borsa
di studio più servizio abitativo per coloro che superano un certo tot. di distanza da casa, ma se si è al di sotto dei range previsti, non
si ha diritto ad una stanza.
E questo è un problema, perché
bisogna rimboccarsi le maniche: cercare un appartamento, visitarlo,
saperne capire pregi e difetti, soprattutto, saperlo scegliere bene.Ammettetelo: se foste messi davanti a
questo problema, sapreste come risolverlo, in base all'odierno
mercato immobiliare?
Immagino di no. Io, personalmente,
brancolerei nel buio.
Ma, per fortuna, è sempre Edisu
Piemonte a venirci incontro, tramite lo Sportello Casa.
Lo Sportello Casa è un servizio
offerto a tutti quegli studenti, italiani e stranieri, che hanno
bisogno di trovare un appartamento o anche solo una stanza
privatamente, quindi senza servirsi di borse di studio o enti che
mettano alloggi a disposizione. Naturalmente, il servizio funziona
anche al contrario: oltre a cercare alloggi, potreste anche avere
necessità di affittare o trovare coinquilini, Sportello Casa aiuta
anche voi!
Il servizio è completamente gratuito
ed affidabilissimo, poiché si serve di una banca dati aggiornata in
tempo reale di tutte le domande di offerta/richiesta di alloggi,
posti letto e stanze disponibili nella città dove se ne fa
richiesta. La banca dati è consultabile presso le sedi dell'ente
promotore, attivato per le città di Torino, Alessandria, Bra, Cuneo, Novara
e Vercelli. Il personale coinvolto sarà ben felice
di aiutare ogni studente in difficoltà, anche se è richiesto
l'appuntamento per vagliare contratti d'affitto.
Possiamo davvero dire che
l'ente Edisu Piemonte, con tutti i suoi servizi già attivi e anche
questo in aggiunta, ci viene incontro e ci aiuta a fare i primi veri
passi verso la nostra vita adulta.
Martina Fila Robattino
lunedì 18 aprile 2016
La Regione assicura il 100% delle Borse Studio
Obiettivo raggiunto! Il 100% degli studenti aventi diritto alla borsa di studio sarà soddisfatto nella sua richiesta. È con grande orgoglio che Monica Cerutti, assessore al diritto allo studio universitario, sciorina i dati riguardo l’incremento dei fondi regionali, passati dai 12.120.166 di euro del 2013 ai 17,3 milioni nel 2016. L'aumento di fondi ha permesso di portare la copertura dal 55,1% al 100% di quest'anno: un traguardo davvero importante per garantire ai ragazzi piemontesi un percorso di crescita ottimale.
Marta Levi, presidente dell’EDISU Piemonte ha aggiunto: “Lo sforzo compiuto dalla Regione Piemonte e da Edisu in questi ultimi due anni ci ha consentito di arrivare ad un incremento significativo delle risorse del Fondo Integrativo Statale. Le risorse comunicate dal MIUR per l’anno accademico 15/16, se ci saranno assegnate per tempo, ci consentiranno di scorrere le graduatorie e di pagare le borse a tutti gli aventi diritto”. Grazie a questi traguardi è stata finalmente abbattuta la vergognosa categoria degli studenti “idonei”, ma non beneficiari, cioè quelli che pur avendo diritto alla borsa non la prendeva perché al fondo della graduatoria. La novità riguarda 8 mila studenti che ricevono una borsa media di oltre 3000 euro l’anno, che varia in base alle fasce di reddito e residenza. Secondo un recente studio della Fondazione Agnelli, in Piemonte, per le disparità che c’erano fino a ieri, la borsa va al 9% degli studenti, contro il 12 della media nazionale.
Grazie agli accordi raggiunti si è ripristinata la copertura totale degli aiuti economici agli studenti universitari: non capitava da sei anni! Nonostante gli sforzi e a scapito delle titubanze di molti, l’obiettivo è stato centrato.
Chiara Listo
Marta Levi, presidente dell’EDISU Piemonte ha aggiunto: “Lo sforzo compiuto dalla Regione Piemonte e da Edisu in questi ultimi due anni ci ha consentito di arrivare ad un incremento significativo delle risorse del Fondo Integrativo Statale. Le risorse comunicate dal MIUR per l’anno accademico 15/16, se ci saranno assegnate per tempo, ci consentiranno di scorrere le graduatorie e di pagare le borse a tutti gli aventi diritto”. Grazie a questi traguardi è stata finalmente abbattuta la vergognosa categoria degli studenti “idonei”, ma non beneficiari, cioè quelli che pur avendo diritto alla borsa non la prendeva perché al fondo della graduatoria. La novità riguarda 8 mila studenti che ricevono una borsa media di oltre 3000 euro l’anno, che varia in base alle fasce di reddito e residenza. Secondo un recente studio della Fondazione Agnelli, in Piemonte, per le disparità che c’erano fino a ieri, la borsa va al 9% degli studenti, contro il 12 della media nazionale.
Grazie agli accordi raggiunti si è ripristinata la copertura totale degli aiuti economici agli studenti universitari: non capitava da sei anni! Nonostante gli sforzi e a scapito delle titubanze di molti, l’obiettivo è stato centrato.
Chiara Listo
lunedì 4 aprile 2016
Il direttore de La Stampa al Campus Sanpaolo
Maurizio Molinari, direttore de La Stampa, incontrerà gli studenti di Campus Sanpaolo e gli abitanti del quartiere.
Mercoledì 6 aprile alle ore 18,30 verrà al Campus Sanpaolo di via Caraglio 97 il nuovo direttore de La Stampa, Maurizio Molinari, che per cominciare il suo nuovo mandato ha deciso di partire dall'incontro con i territori di Torino, la città in cui è situata la sede del noto quotidiano. Sarà un’occasione per incontrare gli studenti del Campus e gli abitanti del quartiere San Paolo, per presentarsi e per raccogliere utili considerazioni da parte dei lettori e del territorio. Per gli studenti universitari che aspirino ad essere giornalisti può essere l'occasione giusta per confrontarsi con uno dei massimi esponenti della realtà torinese.
Un’importante occasione da non perdere!
Raffaele Marascio
venerdì 1 aprile 2016
"La Regione taglia 5 milioni al Diritto allo Studio"
Molto spesso, in tempi di crisi e non solo, si parla di bilancio, di tagli a questo, di soldi spariti e di proteste. Questo è accaduto nei giorni scorsi a Torino, quando è avvenuta una strana “sparizione” di una buona parte dei fondi del 2016 riservati al diritto allo studio, oltre a 5 milioni di euro previsti per il 2017.
Questi soldi, come possiamo immaginare, vanno a favore di tutti coloro che usufruiscono delle mense, delle residenze, delle aule studio e delle borse di studio messe a disposizione dall'Edisu, Ente per il Diritto allo Studio, ovvero vanno ad aiutare e sostenere il fondamentale diritto allo studio per le persone meno abbienti che, come previsto dalla nostra Costituzione, devono ugualmente aver la possibilità di studiare ed emergere.
Ovvia la trafila di botta e risposta tra gli studenti e l'assessore Cerutti, che assicura di “non aver nessuna intenzione di ridurre i fondi e chiede di mantenere la calma finché non sarà possibile rivedere i capitoli che portano cifre al ribasso”. Livio Sera, rappresentante degli studenti dell'Edisu, accusa di “poca serietà, in quanto approvare un bilancio tagliato e solo successivamente cercare di appianare le mancanze, non fa altro che peggiorare la situazione e rendere le disponibilità di denaro sempre più esigue”.
Anche dalla parte dell'assessorato vi sono idee discordanti: Marco Grimaldi, il consigliere che ha presentato gli emendamenti che permetterebbero un aumento dei fondi universitari da 17,3 a 18 milioni e 5 milioni l'anno per eventuali investimenti, si è dichiarato pronto a votare contro il maxi emendamento del collega Reschigna, assessore al bilancio. Cerutti ribatte, chiarendo che ciò che asserisce l'assessore Grimaldi non è completamente esatto, poiché gli investimenti dovevano essere spalmati su due anni.
Altra voce discordante è quella di Marta Levi, presidente dell'Edisu, che richiede chiarezza dalla Regione, in quanto quei 5 milioni promessi e poi spariti, sono già stati stanziati; la stessa ci tiene anche ad aggiungere che, se quei soldi non verranno riconosciuti all'Edisu, presto si esauriranno gli avanzi di amministrazione finora utilizzati e non saranno più applicabili i servizi che l'ente offre, per mancanza dei fondi necessari.
Alla fine della fiera, ancora una volta a rimetterci potrebbero esser gli studenti.
Martina Fila Robattino
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